Evviva le fiere (con SuiteCRM!)
- Quanto è importante partecipare alle fiere?
- Quanti contatti possiamo raggiungere in una sola fiera?
- SuiteCRM: fa davvero la differenza? Come funziona?
- Nessun rischio, con SuiteCRM!
In seguito a numerose richieste e all’esperienza accumulata negli anni, il team di Lion Solution ha elaborato utili sviluppi per valorizzare la partecipazione delle aziende alle fiere affinché possano sfruttarne tutti i benefici.
Quanto è importante partecipare alle fiere?
Le fiere costituiscono un valido strumento, specialmente per le piccole e medie imprese (PMI), per diverse ragioni. Vediamo insieme le 5 più importanti:
1. Maggior visibilità per presentare i propri prodotti e servizi ad un pubblico vasto, anche e soprattutto all’estero.
2. Incremento delle relazioni con clienti, fornitori e partner commerciali, dalle quali conseguono anche opportunità di collaborazione e crescita.
3. Opportunità di comprendere le tendenze di mercato e adattare le proprie strategie per battere la concorrenza.
4. Occasioni per ricevere e fare formazione: molte fiere includono workshop, seminari e conferenze che possono fornire alle PMI nuove conoscenze e competenze utili per la loro attività.
5. Marketing strategico: la partecipazione ad una fiera può essere una strategia di marketing più economica e mirata rispetto ad altre forme di pubblicità, consentendo alle PMI di massimizzare il ritorno sull’investimento.
Quando parliamo di strategie di marketing, inoltre, ci riferiamo a promozioni pre-fiera, attività interattive presso lo stand e un follow-up post-fiera ben organizzato che possono aumentare significativamente il numero di contatti utili raccolti.
Quanti contatti possiamo raggiungere in una sola fiera?
La risposta a questa domanda varia ampiamente a seconda di diversi fattori, come la durata/dimensione della stessa, il settore specifico, la posizione dello stand, le strategie di marketing utilizzate e l’attrattiva dei prodotti o servizi offerti. Nelle fiere di grande rilievo, come il Salone del Mobile di Milano o il CES di Las Vegas, un’azienda può facilmente interagire con centinaia o addirittura migliaia di visitatori durante i giorni dell’evento. Un buon stand in una posizione strategica può portare a circa 200-500 contatti validi per un’azienda di medie dimensioni.
In fiere più specializzate, come Marmomac per l’industria del marmo o Vinitaly per il settore vinicolo, il numero di contatti potrebbe essere inferiore. Qui, un espositore potrebbe aspettarsi di ottenere tra 100 e 300 contatti qualificati.
Nelle fiere di minori dimensioni o di ambito locale, il numero di contatti potrebbe essere più limitato, spesso tra 50 e 150, a seconda dell’affluenza e del settore.
La differenza sostanziale, però, tra una fiera che ha prodotto buoni risultati e una che non ha superato le aspettative, non è tanto nel numero di contatti raccolti, ma nella qualità degli stessi. A poco servirebbero centinaia di biglietti da visita destinati solo ad essere cestinati. È molto più proficuo, invece, ottenere anche meno conoscenze, ma mirate e interessate ai prodotti o servizi proposti. Queste saranno dei Lead con possibilità di conversione di successo, i quali ci possono permettere anche di estendere i nostri confini territoriali.
SuiteCRM: fa davvero la differenza? Come funziona?
Anche durante le fiere, SuiteCRM rappresenta uno strumento indispensabile per dare valore al denaro speso e alle energie profuse.
SuiteCRM, infatti, ci permette di tenere traccia del primo incontro, grazie a cui sarà immediato calcolare il numero di nuove aziende conosciute.
Questo tipo di reportistica diventa particolarmente utile anche nei confronti fra un anno e l’altro e per considerare quali vantaggi garantisce la partecipazione ad un determinato evento. Sviluppi personalizzati, inoltre, permetteranno a chi lo desidera di assegnare i contatti delle aziende agli agenti, in base alle competenze territoriali, sia in modalità manuale che automatica. Questo rappresenta un fattore particolarmente rilevante specialmente nelle fiere in cui c’è affluenza di persone attive in zone distanti rispetto ai territori in cui siamo abituati ad operare.
Utilizzare SuiteCRM in fiera è semplice. Permette infatti di reperire le informazioni che desideriamo salvare rapidamente tramite la scansione OCR dei biglietti da visita. Si potranno quindi in pochi secondi inserire molti dati automaticamente, senza la necessità di isolarsi e perdere tempo per salvare il contatto, un elemento alla volta…o peggio, senza dover relegare l’ennesimo biglietto da visita all’ultimo posticino della tasca ormai stracolma.
A questo punto, i contatti verranno incanalati in un’unica schermata in cui sarà facilissimo smistarli e deciderne l’assegnazione. A meno che non vogliamo automatizzare l’operazione.
Nessun rischio, con SuiteCRM!
E’ risaputo che una delle problematiche più frequenti durante la fiere è la possibilità di perdere informazioni per le quali si sono investiti tempo ed energie.
La perdita di biglietti da visita durante una fiera può variare notevolmente in base a diversi fattori, come l’organizzazione dello stand, l’efficienza del personale, il flusso di visitatori e le modalità di raccolta dei contatti.
Alcuni studi e esperienze suggeriscono che circa il 10-20% dei biglietti da visita raccolti può andare perso o risultare inutilizzabile a causa di vari motivi (smarrimento fisico, errori di trascrizione, informazioni incomplete, ecc.).
In fiere molto affollate, dove il personale dello stand è spesso impegnato, il rischio di perdere biglietti da visita può aumentare. La fretta e l’alta densità di visitatori possono portare a una gestione meno accurata dei contatti.
Con la scansione immediata dei biglietti da visita, questi potranno essere anche gettati via immediatamente, in modo da non creare confusione in momenti già molto caotici per natura.
Sapete quanto noi di Lion Solution consideriamo importante il valore del tempo e della qualità delle mansioni: riduciamo il più possibile il noioso data entry.
Un giorno un potenziale cliente ci ha detto: “la verità è che la differenza tra un’azienda che cresce e una che affonda la fanno le persone, non i software”.
È vero, ma oggi un imprenditore non può esimersi dal garantire al proprio team mansioni edificanti, lasciando alle macchine ciò che sminuisce il contributo intellettuale dei propri collaboratori. Solo così lavoreranno con grinta e passione…e costituiranno il valore aggiunto dell’impresa.
Indovinate un po’? Quel cliente potenziale ora è effettivo e, per la cronaca, l’avevamo conosciuto in fiera!